Antico Palazzo Caldesi nel centro storico di Faenza
Palazzo di impianto trecentesco collocato nel centro storico di Faenza in prossimità delle mura altomedioevali e il complesso conventuale Dei Servi, ora ceduto in permuta, con vincolo al restauro scientifico e alla cessione di parte del piano terra e della corte centrale all’attigua biblioteca pubblica, come da richiesta della Soprintendenza ai beni culturali e architettonici dell’Emila Romagna. Il Palazzo si erge su tre piani fuori terra, terra, primo e altane, ed è dotato di cantine sotterranee, per un estensione lorda circa di mq 4262, un ampio portico fronteggiante la corte interna di mq. 61, l’area cortiliva (corte interna) di mq. 496, e per una una superficie coperta complessiva pari a mq. 1466. La stima dei lavori di ripristino funzionale ammonta approssivamente ad € 10.700.000
Storia
E’ tradizione che questo ampio complesso fosse in origine la residenza di famiglia dei Manfredi, mentre risulta più plausibile l’appartenenza alla famiglia Bazzolini; il primo nucleo del Palazzo viene presumibilmente realizzato alla fine del ‘200 come testimonia la presenza di portale e finestra con arco gotico acuto in prossimità dell’angolo tra le due vie, Manfredi e Comandini. Nel corso dei secoli diverse famiglie si sono succedute la proprietà sino al 1781, quando venne acquisito dalla famiglia Caldesi, da cui il monumento prende il nome, e alla quale si devono i più importanti restauri e lavori funzionali di ampliamento e sopraelevazione svolti, con gli affreschi delle sale, attribuiti a Felice Giani e Pietro Piani al piano nobile. Nel 1875 al Catasto vengono registrati una quantità notevole di vani: cinque al piano interrato, 27 al pianoterra, 28 al piano primo e 19 al piano secondo. Nel 1919 la nuova proprietaria, Virginia Rossini, avviò un generale ammodernamento, volto a creare appartamenti da affittare, creando più vani all’interno dei saloni del piano nobile, dotandoli di camini e cucine, e tamponando parzialmente l’antica loggia. Dopo la seconda Guerra Mondiale, che non danneggiò quasi per nulla il fabbricato, non furono molti gli interventi sull’edificio: alcuni appartamenti furono parzialmente ristrutturati negli anni Cinquanta e Sessanta sostituendo il cotto con pavimenti in graniglia, oppure inserendo piccoli bagni. Gli ultimi inquilini risultano essersene andati intorno al 1988. Oggi risulta in totale stato di abbandono e pessimo stato di manutenzione.
Distanze
Ravenna Km 36
Bologna Km 56
Rimini Km 70
Firenze Km 100
Venezia Km 270
Milano Km 278